Le Origini del cristianesimo latino

Storia delle dottrine cristiane prima di Nicea

Pubblicazione:  8 novembre 2010
Edizione:  1
Pagine:  480
Peso:  388 (gr)
Collana:  ZERO1 Economica EDB
Formato:  120x185x35 (mm)
Confezione:  Brossura
Altri autori:  Tradotto da Iraildes Ribeiro  -  Tradotto da Tommaso Cavazzuti  -  Altro Daniele Gianotti
EAN:  9788810215135 9788810215135
€ 26,50 € 25,18
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Descrizione
L’opera chiude la trilogia dedicata dall’autore alla Storia delle dottrine cristiane prima di Nicea, con l’intento primario, e comune ai tre volumi, di descrivere i contatti che il cristianesimo dei primi tre secoli aveva stabilito con le espressioni culturali proprie delle aree geografiche nelle quali o era sorto o si era pian piano sviluppato. Daniélou fa partire la propria indagine sul cristianesimo latino da una domanda fondamentale: Tertulliano – autore da cui generalmente le storie della letteratura latina cristiana prendono avvio – così come si ispira a fonti greche precedenti, dipende forse anche da un cristianesimo di lingua latina tendenzialmente popolare? Prima dei suoi scritti abbiamo a che fare con opere latine originali o solo con traduzioni dal greco? Le argomentazioni dell’autore lo portano a ritenere che le comunità giudeocristiane di lingua latina abbiano effettivamente lasciato talune opere letterarie, e che di esse Tertulliano abbia avuto conoscenza. A quest’ultimo si deve poi l’elaborazione di scritti di notevole originalità che trattano l’insieme della fede mostrando già alcune peculiarità del cristianesimo occidentale. Cipriano poi completerà il quadro con la sua ecclesiologia.
Sommario
Prefazione.  I. IL GIUDEOCRISTIANESIMO DI LINGUA LATINA. 1. Le traduzioni.  2. La polemica anti-giudaica.  3. Lo scontro col paganesimo.  4. La sopravvivenza del giudeocristianesimo latino.  II. CRISTIANESIMO E CULTURA LATINA. 1. Tertulliano e il giudeocristianesimo.  2. Minucio Felice e le sue fonti.  3. Tertulliano e lo stoicismo.  4. Novaziano e la religione cosmica.  5. Cipriano e l’invecchiamento del mondo.  III. I latini e la Bibbia. 1. I testimonia.  2. La tipologia.  3. Gli esempi.  4. Novaziano e le Teofanie.  IV. LA TEOLOGIA LATINA. 1. Tertulliano e il suo metodo.  2. Il sistema di Tertulliano.  3. Le due città.  4. L’ecclesiologia di Cipriano.  Conclusioni.  Bibliografia.  Indici.
Note sull'autore
JEAN DANIÉLOU (1905-1974) fu tra i massimi esponenti della nouvelle théologie. Dopo gli studi di lettere e filosofia alla Sorbona, nel 1927 divenne professore associato di grammatica. Entrò poi nella Compagnia di Gesù nel 1929 e si dedicò all’insegnamento. Continuò quindi gli studi di teologia nella Facoltà cattolica di Lione. Fu ordinato presbitero nel 1938. Terminata la guerra, durante la quale fu arruolato nelle forze aeree, completò il suo dottorato in teologia nel 1942. Lo stesso anno divenne cappellano di un collegio femminile di Sèvres e fondò la collana Sources Chrétiennes in collaborazione con Henri de Lubac, favorendo così la riscoperta dei Padri della Chiesa. Nel 1944 ricevette la cattedra di storia antica del cristianesimo all’Institut catholique di Parigi, del quale sarebbe diventato il decano. Su richiesta di papa Giovanni XXIII prese parte al concilio Vaticano II a titolo di esperto. Nel 1969 fu eletto arcivescovo titolare di Taormina e consacrato vescovo a Parigi. Partecipò alla I Assemblea straordinaria del sinodo dei vescovi, celebrata in Vaticano dall’11 al 28 ottobre 1969. Fu eletto membro dell’Académie française nel 1972. Fu inoltre nominato cavaliere della Legione d’onore. Tra le sue opere le EDB hanno pubblicato: La teologia del giudeo-cristianesimo (1998), Messaggio evangelico e cultura ellenistica (2010).